Filippo Brunelleschi

Filippo Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377. Architetto, scultore, ingegnere e inventore di macchine e congegni, Brunelleschi aprì la grande stagione dell’umanesimo in architettura.
Formatosi come orafo e scultore in una tipica bottega fiorentina, si fece notare nel 1401 vincendo “ex aequo” con Lorenzo Ghiberti il concorso per la seconda porta del Battistero di Firenze – commissione affidata al Ghiberti – con il Sacrificio di Isacco, ora al Museo del Bargello. Nei tre anni successivi fu probabilmente a Roma per studiare scultura e architettura con l’amico Donatello.

Nel 1404 entrò nella corporazione degli orafi, ma i suoi interessi matematici e lo studio dei monumenti antichi indirizzarono la sua attività verso l’architettura. Già nel 1409 fu al cantiere di Santa Maria del Fiore, dove si interessò ben presto al problema della cupola. Nel 1423 ricevette la completa responsabilità dei lavori, che lo tennero impegnato per quasi l’intero arco della sua vita. 

Tra le atre opere d’architettura di capitale importanza, che improntano di sé l’intera immagine urbana di Firenze, ricordiamo il portico dello Spedale degli Innocenti, la chiesa basilicale di San Lorenzo, la Sacrestia Vecchia di San Lorenzo, la Cappella dei Pazzi in Santa Croce, la Basilica di Santo Spirito in Oltrarno. 

Erede della grande tradizione tecnologica preumanistica, il Brunelleschi dà una nuova fondazione all’architettura, facendone una disciplina profondamente legata allo sviluppo del pensiero scientifico. La prospettiva a unico punto di fuga, da lui impiegata in modo sistematico, è strumento, da ora in poi, di controllo matematico dello spazio-ambiente e mezzo di “possesso” del reale. 

Brunelleschi è sepolto in Santa Maria del Fiore. La sua tomba, rimasta sconosciuta per secoli, è stata scoperta nel luglio del 1972.